Anthracotherium

L'ANTHRACOTHERIUM

“Esiste nei pressi di Cadibona, villaggio a qualche miglio sopra Savona, ai piedi della grande cresta dell’Appennino, un banco di carbone di terra dello spessore di quattro o cinque piedi… esso non presenta alcuna impronta rilevante di vegetale, cosa tanto rimarchevole quanto rara in questo genere di strati; contiene ossa di animali (terrestri) sconosciuti”.


Cadibona

Questo è quanto scriveva lo studioso naturalista francese Georges Cuvier (1769 – 1832) a proposito dell’animale fossile cui diede il nome di Anthracotherium (termine di origine etimologica greca, che significa “Grande mammifero del carbone”). Membro e segretario perpetuo dell’Accademia delle Scienze a Parigi, è ritenuto fondatore dell’Anatomia Comparata e della Paleontologia come scienza.


Cadibona, in un'immagine dell'epoca             George Cuvier (1769-1832)

IL GENERE ANTHRACOTHERIUM

Il genere Anthracotherium è stato istituito da G. Cuvier nel 1822 su alcuni reperti provenienti per lo più dalla miniera di lignite di Cadibona.

Gli “Anthracotherium” sono un gruppo di mammiferi estinti di tipo suiformi che presentano affinità sia con i suini che con gli ippopotami.

Le prime forme erano ancora piuttosto piccole (più o meno con le dimensioni di un maiale) mentre durante la loro evoluzione hanno raggiunto quasi le dimensioni di un ippopotamo (lunghi circa 2 m, alti alla spalla circa 1.5 m e di circa 250 kg di peso).

Negli esemplari del genere Anthracotheriun coesistono caratteristiche evolute e primitive:

Caratteristiche evolute
  • Taglia notevole
  • Parziale perdita dell'attitudine alla corsa tipica dei suoi predecessori
  • Cranio decisamente allungato
  • Conciderevole sviluppo dei canini
Caratteristiche primitive
  • Cranio massiccio robusto
  • Orbite piccole e parzialmente aperte
  • Serie dentaria completa e priva di diastemi in numerose specie

 

La dentatura è eterodonte e difiodonte (due dentizioni, quella decidua e quella permanente). La struttura dei molari è bunoselenodonte.

Durante la sua vita, un mammifero ha due serie complete di denti: la prima dentizione, o decidua, spunta dopo lo svezzamento e dura solo un breve periodo, permettendo all'animale di nutrirsi mentre si accresce rapidamente. La seconda dentizione, o definitiva, sostituisce la prima. In un mammifero primitivo, non specializzato, essa comprende 44 denti (ad esempio l'Anthracotherium). Questi denti sono ordinati in una serie distinta, con diverse forme e funzioni: tre incisivi, un canino, quattro premolari e tre molari per un totale di 11 denti in ogni emimascella. Pochi mammiferi presentano questo modello "primitivo"

buonodontiselenodontibunoselenodonti

        Bunodonti                 Selenodonti                Bunoselenodonti  

L'OLOTIPO DI ANTHRACOTHERIUM

GASTALDII SQUINABOL

Di notevole interesse, per i particolari conservati, è il reperto trovato nel 1872 nell'alveo del Rio Magnone su cui Squinanbol ha definito la specie Anthracotherium gastaldii. (L'olotipo è l'esemplare su cui si basa la descrizione originale di una specie biologica).

CLASSIFICAZIONE

Regno: Animalia

Phylum: Chordata

Classe: Mammalia

Superordine: Ungulata

Ordine: Artiodactyla

Famiglia: †Anthracotheriidae

Genere: †Anthracotherium

mammals

SUPERORDINE UNGULATI

Gruppo di Mammiferi caratterizzati dalle estremità delle dita ricoperte da robuste unghie (zoccoli), nei quali il corpo si è particolarmente sviluppato per la corsa e la deambulazione.

ORDINE  ARTIODATTILI

Gli antracoteri sono inclusi nell'ordine degli artiodattili, ungulati caratterizzati da un numero pari di dita (dal greco artios, "pari", e dactylos, "dita").

Gli artiodattili differiscono dai loro parenti lontani, i perissodattili, perchè di solito hanno quattro o due dita in ogni piede che sostengono l'intero peso del corpo, anzichè tre o uno e sono gli animali da pascolo oggi più diffusi e più abbondanti.

Gli artiodattili comparvero durante l'eocene, 50 milioni di anni or sono, e si svilupparono più lentamente dei perissodattili.

Ungulati

ORIGINE DELL'ANTHRACOTHERIUM

Gli Artiodattili si originano in Nord America e solo tardivamente si presentano in Italia, anche se in Eurasia le forme primitive erano presenti già dall’Eocene inferiore (Paleodonti e Dichobunidi). La forma più antica che compare nelle ligniti della parte alta dell’Oligocene inferiore (circa 35 milioni di anni fa) di Monteviale (monti Lessini, in provincia di Vicenza) è il suide Propalæochoerus paronæ. Associato a questo suide primitivo troviamo anche un Anthracotheridæ, Anthracotherium monsvialense. Anche a Zovencedo, nei Berici, in ligniti leggermente più recenti (Oligocene superiore basale) ed a Chiappano (Vi) troviamo diverse forme di Antracoteridi tra cui il più evoluto Anthracotherium magnum. Questa fauna proviene probabilmente dall’Europa orientale. Anthracotherium magnum è presente anche nei giacimenti lignitiferi dell’Oligocene superiore di Cadibona, al confine tra Liguria e Piemonte, da cui provengono esemplari in buone condizioni di fossilizzazione. Sempre in questa zona è presente un Artiodattilo primitivo: Bachiterum insigne (un Leptomericide, probabilmente progenitore dei Cervidi). La fauna di Cadibona è probabilmente originaria dell’Europa centrale